giovedì 20 dicembre 2012

La tredicesima mensilità deve essere corrisposta entro e non oltre il 20 dicembre.


                          Art. 117 - Mensilità supplementari - (13ma e 14ma) 

Ogni anno, entro il 20 dicembre deve essere corrisposto al lavoratore un importo pari ad una mensilità della normale 
retribuzione di cui all’art.105, oltre,  le indennità di cui ai punti 1 e 2 dell’art. 108. 
Ogni anno, entro il 15 Luglio, deve essere corrisposto al lavoratore un importo pari ad una mensilità  della normale 
retribuzione di cui all’art. 105. 
La 13ma si intende riferita al periodo annuale 1° Gennaio - 31 Dicembre e la 14ma al periodo annuale 1° Luglio - 30 
Giugno. 
Nel caso di inizio o cessazione del rapporto di lavoro nel corso dell'anno, il lavoratore avrà diritto, per i mesi di servizio 
prestato, a tanti  dodicesimi della mensilità di cui al presente articolo per quanti sono i mesi rispettivamente maturati nel 
corso dei periodi sopracitati. A tal fine le frazioni di mese che superino i 15 giorni saranno considerate mese intero. 
Dall'ammontare della 13ma e 14ma mensilità saranno detratti i ratei relativi ai periodi in cui non sia stata eventualmente 
corrisposta dal datore di lavoro la retribuzione per una delle cause previste dal presente Contratto. 
Per i periodi di assenza obbligatoria per gravidanza e puerperio previsti dal successivo art. 129 la lavoratrice ha diritto a 
percepire dal datore di lavoro la 13ma mensilità limitatamente all'aliquota corrispondente al 20% della retribuzione. Tale 
integrazione non é dovuta per il periodo di assenza facoltativa. 

venerdì 14 dicembre 2012

Assalto ad un portavalori questa mattina alle 8,30 sulla A14 all'altezza del cavalcavia di Sant'Antonio Abate. A seguito dell'aggressione armata tre autovetture hanno preso fuoco. Pare non ci siano feriti. L'autostrada è bloccata .Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco , la polstrada Vasto sud e gli agenti del commissariato. Scatta la caccia ai malviventi anche con l'utilizzo di un elicottero

di Paola Calvano
VASTO. Assalto ad un portavalori questa mattina alle 8,30 sulla A14 all'altezza del cavalcavia di Sant'Antonio Abate, tra i caselli di Vasto nord e Vasto sud in direzione sud.
I banditi, un gruppo di 10 persone armate di fucili a pompa e kalashnikov, sono arrivati a bordo di tre autovetture. All'arrivo del furgone della società Aquila  hanno sparato alle gomme del mezzo per bloccarlo. Un gruppo di banditi ha continuato a tenere sotto la minaccia delle armi il furgone, altri due sono saliti sul mezzo e con delle seghe elettriche hanno tagliato il tettuccio del portavalori e rubato circa 500 mila euro.
I banditi sono poi scappati lungo l'autostrada a bordo delle loro auto, li hanno abbandonati tre chilometri più a sud e hanno bloccato l'autostrada incendiando i loro mezzi. I malviventi hanno poi scavalcato le barriere dell'autostrada e sono scappati a piedi verso sud sulla provinciale. I malviventi hanno fermato due automobilisti all'altezza del villaggio Siv, li hanno fatti scendere e hanno usato le loro macchine per la fuga.
La prima macchina, un'Alfa Romeo, è sta intercettata dai carabinieri a Montefalcone del Sannio, in Molise ma è riuscita a speronarli e a fuggire.
Un altro gruppo, che era a bordo della Punto, è stato notato da un gruppo di cittadini che li ha visti salire su un furgone bianco e ha allertato i vigili urbani.  La Punto è stata trovata in via De Vito, a San Salvo. Dentro l'auto la polizia ha ritrovato un fucile. Nel garage di fronte all'auto, che era semiaperto, sono stati ritrovati 30 mila euro.
Anche l'elicottero della polizia si è alzato in volo per cercare i banditi. Sul luogo dell'agguato la polizia ha ritrovato decine di proiettili.
fonte: http://ilcentro.gelocal.

martedì 30 ottobre 2012

I lavoratori della vigilanza, che non percepiscono l'indennità di vacanza contrattuale (IVC)


si possono rivolgere alla nostra Segreteria Provinciale, per ricevere l'assistenza necessaria, per questa problematica.

lunedì 29 ottobre 2012

Lo stress da super lavoro deve essere risarcito


Il danno per lo stress da super lavoro va riconosciuto al lavoratore anche se non lo ha mai rivendicato nel corso del rapporto di lavoro e anche se, successivamente, viene espulso dall'ufficio. Il via libera arriva dalla Cassazione (sezione Lavoro, sentenza 18211) che spiega come, «in base al principio della `ragionevolezza´ l'orario di lavoro deve rispettare i limiti della tutela del diritto alla salute». In questo modo, la Suprema Corte ha convalidato un risarcimento del danno biologico pari a 25 mila euro nei confronti di un ex portiere di notte che aveva lavorato presso una società nella capitale, dal settembre 1974 al marzo 1997, riportando una sindrome nevrotico ansiosa da stress lavorativo. 

Come ricostruisce la sentenza redatta da Umberto Berrino, il portiere, che per tanti anni aveva garantito l'assistenza ai clienti, curandosi anche della cura dei valori in cassaforte, aveva accusato uno stress da super lavoro (l'orario di lavoro andava dalle 21 alle 9 del mattino successivo). Da qui la sua richiesta di essere spostato ad un turno diurno. La società lo aveva invece licenziato, sostenendo che esistevano altri due portieri per il turno di giorno. Davanti al giudice del Lavoro era stata stabilita la legittimità del licenziamento ma la società era stata condannata a risarcire l'ex portiere con 25 mila euro per la sindrome ansioso-depressiva. La Corte d'appello di Roma, nel marzo 2008, aveva inoltre riconosciuto al lavoratore una ulteriore somma di 1292 euro a titolo di differenze retributive.

Contro la condanna al risarcimento dello stress al lavoratore, la società ha fatto ricorso in Cassazione, facendo presente che la prestazione di un portiere non poteva essere considerata usurante date le «pause di inattività» legate a quel genere di prestazione. Piazza Cavour ha bocciato il ricorso e ha osservato che «il principio di `ragionevolezza´ in base al quale l'orario di lavoro deve rispettare i limiti della tutela del diritto alla salute, si applica anche alle mansioni discontinue o di semplice attesa» 

Del resto, annota ancora la Suprema Corte, «il criterio distintivo tra riposo intermedio, non computabile ai fini della determinazione della durata del lavoro, e la semplice temporanea inattività, computabile, invece a tali fini, e che trova applicazione anche nel lavoro discontinuo, consiste nella diversa condizione in cui si trova il lavoratore, il quale nel primo caso può disporre liberamente di se stesso per un certo periodo di tempo anche se è costretto a rimanere nella sede del lavoro o a subire qualche limitazione, mentre, nel secondo, pur restando inoperoso, è obbligato a tenere costantemente la propria forza di lavoro per ogni necessità». 

Nel caso in questione, la Cassazione ha fatto notare che «legittimamente la Corte d'appello ha osservato che la società aveva imposto al lavoratore ritmi lavorativi gravosi come tali incidenti sull'equilibrio psico-fisico del medesimo». Del tutto legittimamente, dunque, il super lavoro è stato ritenuto «concausa della sindrome nevrotica ansiosa» del lavoratore. 

(Fonte: Adnkronos) 

giovedì 11 ottobre 2012

IL DECRETO SULLA CAPACITA' TECNICA, QUALCUNO SI E' ACCORTO CHE E' OPERATIVO ?


A noi sembra di no, è la solita storia all'italiana, dopo aver fatto una legge, questa il giorno dopo è già stata dimenticata.

Infatti una buona parte degli istituti di vigilanza continuano a pagare gli stipendi con consistevole ritardo, alcuni hanno mesi di arretrato, il lavoro straordinario, viene pagato in nero a pochi euro l'ora ed a volte non viene nemmeno pagato, le ferie per molti restano un sogno cosi pure i riposi settimanali ed i permessi retribuiti. Vi sono istituti che ancora oggi non corrispondono le indennità di presenza giornaliere e domenicali, ne abbiamo "preso" uno in Provincia di Napoli che di questi elementi contributivi non ne è ancora cosciente, lo sarà quando gli presenteremo i conteggi delle somme che deve dare ai lavoratori.
Nonostante le mancanze sopra descritte e sono solo alcune delle più importanti, gli istituti continuano a sguazzare nel solito modo di fare, tanto il Decreto è operativo, chi non è operativo sono le Istituzioni che dovrebbero farlo rispettare, ma come dicevano gli antichi romani "chi controlla il controllore? nessuno diciamo noi e allora decreto o non decreto la situazione sarà sempre quella attuale, ed il nostro rammarico e quello che solo poche guardie giurate, si ribellano a questo stato di cose che le privavano della propria dignità personale, mentre la stragrande maggioranza, si fa ancora spezzare la legna addosso, dal padrone, con il solito alibi che hanno "paura" di mettersi contro di lui, e continuano cosi a rendersi complici di una situazione che danneggia loro per prima e i loro stessi colleghi che lottano perchè ii propri diritti vengano rispettati.

Francesco Pellegrino Segretario Generale UNAL

mercoledì 26 settembre 2012

Prefettura: al via il monitoraggio degli istituti di vigilanza privati.

Prefettura: al via il monitoraggio degli istituti di vigilanza privati


Insediata la Conferenza Provinciale Permanente per il monitoraggio del settore e per verificare l'adeguatezza dei servizi offerti ai parametri della riforma


Prefettura: al via il monitoraggio degli istituti di vigilanza privati

La Prefettura di Chieti ha insediato oggi, come previsto dal Ministero dell'Interno, la Conferenza Provinciale Permanente per verificare la rispondenza degli Istituti di vigilanza privata ai parametri di qualità fissati dal D.M. n. 269/2010, che concedeva alle aziende per l'adeguamento 18 mesi, scaduti il 16 settembre scorso.
A questo proposito, la Prefettura ha provveduto ad acquisire, da parte degli istituti di vigilanza operanti nella provincia, tutta la documentazione riguardante l'adeguamento alle nuove norme. Il monitoraggio interesserà le aziende che svolgono attività di vigilanza privata nei comuni della provincia e che impiegano circa 384 guardie giurate armate.
Presente al tavolo odierno anche l'Assiv, l'associazione delle imprese di vigilanza aderente a Confindustria.


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martedì 25 settembre 2012

Rapina a Montesilvano, assalto ad un portavalori. Ferito vigilantes


Rapina a Montesilvano, assalto ad un portavalori. Ferito vigilantes


La banca presa di mira è il Credito cooperativo al numero 196, al lato del parco Pinocchio.
Secondo una prima ricostruzione una guardia giurata è rimasta ferita a seguito di una sparatoria. L'uomo, che opera per l'istituto Metro Sistemi di Pescara, sarebbe stato aggredito da alcuni rapinatori che potrebbero aver aspettato il momento del prelevamento dei contanti. La guardia giurata aveva appena fermato il veicolo nel parcheggio alla sinistra dell'istituto di credito quando in pochi attimi sarebbe avvenuto tutto.
Prima una colluttazione e lo scontro a fuoco. Sono stati esplosi alcuni colpi, si sospetta che sia stato utilizzato un fucile. Per terra sono visibile alcune macchie di sangue del vigilante ferito alla mano. L'uomo è stato soccorso dagli operatori del 118 che lo hanno trasportato all'ospedale di Pescara per le cure del caso.
I rapinatori sono riusciti a fuggire non si sa al momento se a piedi o in automobile.
Sul posto sono arrivati i carabinieri di Montesilvano per cercare di ricostruire la dinamica. Sono stati ascoltati alcuni testimoni e si sta valutando la qualità delle immagini delle telecamere di video sorveglianza. Rallentamento e traffico su tutta via Verrotti.

TRE COLPI. FERITO ALLA MANO.
 L'uomo stava per depositare alla Banca di credito cooperativo abruzzese le cassette con l'incasso di alcuni benzinai. Era appena sceso dal suo furgoncino con una sacca contenente i soldi quando due uomini con il volto coperto lo hanno affrontato. Erano armati e avrebbero sparato tre colpi. Il vigilantes e' stato colpito alla mano. I due uomini hanno afferrato il bottino e sono fuggiti su una Stilo station wagon condotta da un terzo complice. 
Il ferito si chiama Matteo Paolone, 32 anni, residente all'Aquila, e ha riportato una brutta ferita a una mano. Potrebbe essere stato colpito da un fucile a canne mozze, stando alle testimonianze di chi era in zona e ha visto i banditi in azione. L'auto usata dai malviventi e' stata trovata in via Saragat con uno pneumatico spaccato e il quadro acceso. E' risultata rubata a Roseto (Teramo) il 24 agosto. Sono in corso i rilievi da parte dei carabinieri sia su questo mezzo sia sul Doblo' su cui viaggiava il vigilantes